BOOTCAMP vulnerabilità, inclusione, digitale - scambio di pratiche per chiudere il triangolo
Vulnerabilità è un concetto complesso, aperto ad una lettura multidisciplinare, socio-economica, educativa, politica, etica, una nozione che si accompagna bene alla promozione di iniziative per l’inclusione sociale e lavorativa. D’altro canto la carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, al titolo “Uguaglianza” sancisce che trattare i diritti degli appartenenti a gruppi vulnerabili significa ottemperare al principio di non discriminazione.
La Città Metropolitana di Milano è impegnata da anni nella promozione di servizi e di attività rispondenti alle finalità di lotta alla vulnerabilità e di inclusione dei soggetti più deboli. Queste azioni positive debbono tuttavia confrontarsi di continuo con i cambiamenti derivanti dalla crescita di un ecosistema dinamico in cui il permanente mutare e aggiornarsi dei settori produttivi che caratterizzano il territorio della Città metropolitana rischia di creare sempre nuove forme di esclusione sociale e lavorativa che coinvolgono anche fasce di popolazione considerate in precedenza protette. Si pensi al numero sempre crescente di anziani soli, alle famiglie monoparentali, alle donne in condizioni di fragilità. ai migranti, ai lavoratori poveri e ai giovani alla ricerca di una identità sociale, ai “care leavers” in uscita dai percorsi di protezione.
La rivoluzione digitale è stata, per altro, in questo ultimo decennio, un potente motore di innovazione sociale che ha profondamente modificato il modo in cui lavoriamo, apprendiamo, formiamo le nostre opinioni, le condividiamo, e molto altro ancora. Noi non siamo, di fatto, ancora pienamente consapevoli dell’impatto di questa “rivoluzione”, ma è facile rendersi conto della sua portata e del fatto che sia decisivo avviare un dialogo aperto con i soggetti che rilevano quotidianamente le nuove forme di esclusione e le cause di queste nuove vulnerabilità.
In particolare con il ‘BOOTCAMP, vulnerabilità, inclusione, digitale’ si intendono mettere a tema le modalità in cui il digitale diventa una risorsa per chi lavora nel sociale ad attenuare, rielaborare e ricucire gli strappi nel tessuto della collettività.
I risultati del bootcamp e del percorso di ricerca e formazione confluiranno e saranno condivisi nel progetto Europeo “Stand by Me – Social - Ecological approaches for care-leavers inclusion through participatory policymaking”, come best practise locali e attivazione delle reti territoriali per l’Italia.
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