Scarico acque reflue in corso d'acqua, suolo, sottosuolo
IMPRESE
Un'impresa deve rivolgersi alla Città metropolitana per chiedere l'autorizzazione ad attivare uno scarico in corpo idrico superficiale o in falda per le seguenti tipologie di acque di scarico:
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acque emunte per abbassamento temporaneo della falda (wellpoint); in questo caso l'impresa deve anche presentare comunicazione al Servizio Risorse Idriche (per maggiori informazioni clicca qui)
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acque provenienti da interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE) di siti potenzialmente contaminati
Richiesta di una nuova autorizzazione allo scarico
La richiesta di autorizzazione allo scarico deve essere fatta attraverso la piattaforma web Inlinea.
L'autorizzazione è temporanea, il periodo di validità dipende dalla durata prevista delle attività.
Se lo scarico è effettuato in pubblica fognatura non è competente la Città metropolitana, bensì l’Autorità d’Ambito (ATO).
ENTI/ALTRI SOGGETTI
Un Ente o soggetto non rientrante nel campo di applicazione del DPR 59/2013 deve rivolgersi alla Città metropolitana per chiedere l'autorizzazione ad attivare uno scarico nel suolo, primi strati del sottosuolo, in corpo idrico superficiale o in falda per le seguenti tipologie di acque di scarico:
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acque di tipo domestico e assimilate in corpo idrico superficiale da insediamenti residenziali isolati* >50 Abitanti Equivalenti (AE)
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acque di tipo domestico e assimilate negli strati superficiali del sottosuolo da insediamenti residenziali isolati* <50 Abitanti Equivalenti (AE)
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acque utilizzate negli impianti di scambio termico (da insediamenti residenziali) e scaricate in corpo idrico superficiale o reimmesse in falda
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acque provenienti da interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE) di siti potenzialmente contaminati.
* E' fatto obbligo di allacciamento alla pubblica fognatura qualora l'insediamento venga raggiunto dal servizio.
Richiesta di una nuova autorizzazione allo scarico
La richiesta di autorizzazione allo scarico deve essere fatta attraverso la piattaforma web Inlinea.
L'autorizzazione è valida per quattro anni dal momento della notifica dell'atto di autorizzazione e, un anno prima della scadenza, deve essere chiesto il rinnovo. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione, nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento, se la domanda di rinnovo è stata tempestivamente presentata.
Se lo scarico è effettuato in pubblica fognatura non è competente la Città metropolitana, bensì l’Autorità d’Ambito (ATO).
Si ricorda che le imprese, per chiedere autorizzazione agli scarichi, devono presentare richiesta di AUA.
Rinnovo di autorizzazione allo scarico
Il titolare dell'autorizzazione in essere, deve chiedere il rinnovo almeno un anno prima della scadenza e deve aver adempiuto a tutte le prescrizioni contenute nell'autorizzazione prima di chiedere il rinnovo.
La richiesta di autorizzazione allo scarico deve essere fatta attraverso la piattaforma web Inlinea.
Il rinnovo è valido quattro anni dal momento dell'avvenuta notifica al richiedente.
Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento, se la domanda di rinnovo è stata tempestivamente presentata.
ATTENZIONE: Deve essere richiesta una nuova autorizzazione e non il rinnovo, se sono mutate le caratteristiche qualitative o quantitative dello scarico precedentemente autorizzato o se la precedente autorizzazione risulta scaduta.
In caso di cambio di titolarità deve essere chiesta la voltura attraverso la piattaforma web Inlinea.
Per tutte le istanze sopra indicate, sono richiesti:
- pagamento degli oneri istruttori;
- una marca da bollo da 16,00 euro per la presentazione dell'istanza (ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n.ro 642 del 26/10/1972);
- una marca da bollo da 16,00 euro per il provvedimento finale più una marca da bollo da 1,00 euro per ogni eventuale allegato al provvedimento stesso (ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n.ro 642 del 26/10/1972).
Data creazione: Wed Sep 07 11:40:12 CEST 2016