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Conoscere per agire

Ottolenghi

L’Osservatorio del Mercato del Lavoro di Provincia di Milano ha una lunga storia, creato con il decreto n. 469 del 1997 che ha conferito la gestione dei Centri per l’Impiego e della gestione delle politiche del lavoro dallo Stato alle Province. Nel corso del tempo la capacità della raccolta e analisi dei dati amministrativi a fini statistici si è andata sempre più affinando, dimostrando come quei dati costituiscano una risorsa concreta, e costantemente aggiornata. Il rapporto di quest’anno marca un nuovo passo in avanti nell’elaborazione dei dati delle comunicazioni obbligatorie per padroneggiare le inusuali dinamiche in essere in relazione alle modalità di lavoro dei differenti settori produttivi presenti nella città metropolitana di Milano: dati essenziali per iniziare a ragionare sulle conseguenze dello shock economico e occupazionale del 2020, le cui conseguenze sull’area metropolitana saranno solo in parte transitorie, marcando il modello di sviluppo locale in maniera definitiva. La conoscenza, per il settore politiche del lavoro, costituisce lo strumento necessario per mettere in condizione i servizi pubblici per l’impiego di offrire efficaci risposte per quanti, persone e imprese, si trovano ad affrontare questa fase di transizione verso il post Covid-19, che non potrà essere un ritorno allo status quo ante. Il presente rapporto, volutamente non esaustivo di ogni aspetto o taglio di analisi, vuole focalizzare l’attenzione del lettore su ciò che si è mosso nel mercato del lavoro locale, scomponendolo nelle sue componenti settoriali e tipologie d’impresa quali quelle artigiane. Lo studio aiuta a comprendere, attraverso la lettura di ciò che è accaduto, quale potrà essere il futuro modello dello sviluppo economico milanese. Proprio in questa congiuntura, il tema del ruolo e dell’assetto dei servizi per l’impiego assume nuova rilevanza, dal momento che dovranno dare risposta alle immediate difficoltà occupazionali, ma soprattutto essere strumento di indirizzo che aiuti a far emergere un orizzonte economico locale in grado di riprendere il cammino di espansione. L’attuale sfida dei servizi pubblici all’impiego consta proprio nel saper cogliere ciò che accade per orientare quanti in cerca di occupazione attualmente sono privi di una bussola che li accompagni verso le professioni per le quali vi è domanda da parte delle imprese. Nella presente incertezza questo indirizzo non può essere positivamente condotto, mancando la possibilità di indirizzo su specifiche professioni; pertanto emerge la necessità di una diversa modalità di intervento nei confronti degli individui in cerca di occupazione o rioccupazione che travalichi la tradizionale filiera dei servizi per l’impiego che mettendo in filiera orientamento, formazione e accompagnamento alla ricerca di lavoro, possa consentire al disoccupato di cogliere il passaggio della ricollocazione quale momento di “empowerment” personale, il cui focus si basi sulle competenze. I servizi all’impiego potranno così alimentare un circolo virtuoso che porterà le aziende a disporre di risorse umane provviste sia di hard skill che di soft skill aggiornati, impiegabili indipendentemente dalla singola professione di sbocco. Unico strumento che, nell’incertezza attuale, consente agli utenti dei servizi di sviluppare la consapevolezza della propria capacità professionale quale strumento per proporsi con successo sul mercato del lavoro.

 

 

Federico Ottolenghi

Direttore Settore Politiche del Lavoro

Ultimo aggiornamento: 09 June 2021
Data creazione: 04 May 2021