L'agricoltura e le tramvie nell'alto Milanese
16 MAGGIO 2014
L'Archivio storico della Provincia di Milano riscopre i suoi tesori. L'agricoltura e le tramvie nell'alto Milanese negli anni della costruzione dell'Unita' d'Italia. La documentazione dell'Archivio e' stata accostata alle collezioni della Biblioteca al fine di rispecchiare la vita della comunità nei secoli.
Con la mostra “L'Archivio storico della Provincia di Milano riscopre i suoi tesori” l’Assessorato alla Cultura si propone di valorizzare il recupero dei documenti riguardanti l’identità, le attività e le competenze della Provincia di Milano, dalla sua nascita sino ai primi del Novecento.
Le due sezioni in cui è divisa la mostra, Agricoltura e Tramvie, imperniate su documenti e libri dell’Archivio Storico provinciale e della Biblioteca Isimbardi, sono illustrate con materiali preziosi che testimoniano un rapporto di sinergia inscindibile fra biblioteca ed archivio, luoghi privilegiati di studio, consultazione e ricerca.
La documentazione dell’Archivio Storico è stata accostata alle collezioni della Biblioteca Isimbardi nella consapevolezza del forte legame che unisce la Provincia al suo territorio al fine di “rispecchiare la vita della comunità nei secoli per favorire nella popolazione, soprattutto giovanile, la riappropriazione del passato”. [Francesco Barbieri Le comunali in “Biblioteche in Italia. Saggi e conversazioni”, 1988].
Nella prima sezione, l’agricoltura, viene illustrata la storia agraria della Provincia di Milano a partire dal ruolo fondamentale svolto dalla Società Agraria di Lombardia. Nata ufficialmente nel 1863, si occupò del rinnovamento e della diffusione degli studi agrari operando attivamente sul territorio. In stretto legame con la Società Agraria operarono i Comizi agrari locali promotori, fra l’altro, anche della Cattedra ambulante di agricoltura. La Provincia dette il suo contributo anche alla creazione e allo sviluppo della Stazione Sperimentale di caseificio di Lodi che si occupò attivamente di sperimentazione, formazione e divulgazione delle più innovative metodologie di produzione casearia. Il periodo 1880-1910 è quello nel quale gli organi provinciali sono maggiormente impegnati sulla questione agraria. Le agitazioni dei contadini contribuirono a sollevare il problema dei contratti agrari: la nascita degli Uffici di collocamento dei contadini aiutò, in parte, a garantire una maggiore tutela ai lavoratori.
La seconda sezione si occupa del trasporto tramviario. Il percorso segue l’evoluzione del mezzo di trasporto partendo dalla trazione a cavalli, passando per la locomotiva a vapore e terminando con l’elettrificazione delle linee tramviarie.
Con centinaia di disegni, frutto del lavoro dell’Ufficio Tecnico provinciale, viene gettata nuova luce sull’origine delle infrastrutture e dei servizi erogati dalla Provincia di Milano nel corso della sua storia. Tali materiali, elaborati inizialmente con finalità pratiche ed amministrative, hanno assunto col tempo valore di bene culturale.
La rete tramviaria era un vanto per gli amministratori provinciali e la richiesta di invio di materiale proveniva da ogni Provincia italiana. L’interesse per lo sviluppo di una rete di trasporti tocca il suo apice nel trentennio 1876-1896. L’8 luglio 1876 venne inaugurata la linea Milano-Monza con trazione a cavalli. Ben presto, già l’anno successivo all’entrata in funzione della linea per Monza, veniva sperimentata la trazione con locomotiva a vapore. Quest’ultima applicazione riscosse grande successo tanto che, alla fine dell’Ottocento, soltanto le linee interne a Milano mantennero la trazione a cavalli. Con la fine del XIX secolo una nuova fonte energetica si affacciò al panorama dei trasporti: l’elettricità. Nel 1893 venne inaugurata la prima linea della società Edison e il 5 dicembre 1901 terminava la corsa dell’ultimo tram a cavalli milanese.
Data creazione: Tue Aug 25 10:00:41 CEST 2020