Difesa del suolo Ambiente
I fenomeni di dissesto quali le erosioni fluviali, le esondazioni, le frane sono manifestazioni naturali spesso impetuose, rapide e talvolta catastrofiche, giudicate spesso come “eccezionali” e “dannose” e pertanto da contrastare. E’ tuttavia indubbio che in molti casi è l‘azione antropica ad innescare o accelerare i processi naturali suddetti, espressione di una inarrestabile dinamica terrestre. In questo modo l’uomo si configura come responsabile di trasformazioni che rendono il territorio vulnerabile a tali processi.
Preso atto di come si evolve la crosta terrestre, ciò che è possibile attuare è solo un “rallentamento” dei processi, tale da rendere stabili porzioni di territorio, talvolta per la sola durata di qualche generazione.
La difesa dai rischi idrogeologici si realizza nei termini di previsione, prevenzione e mitigazione secondo gli obiettivi della difesa del suolo di cui al DLgs 152/06 e successive modifiche e integrazioni.
In particolare è opportuno sottolineare l’importanza della pianificazione territoriale quale strumento finalizzato ad orientare lo sviluppo antropico compatibilmente alle dinamiche geomorfologiche e alla vulnerabilità del suolo e sottosuolo.
La difesa del suolo e la prevenzione dalle diverse forme di dissesto rendono infatti sempre più necessario il ruolo di programmazione e coordinamento della Città Metropolitana di Milano per una corretta politica del territorio.
La Città Metropolitana di Milano, nell’ambito delle funzioni ad essa attribuite dalla Legge n.56/2014, assume un ruolo importante nella difesa, tutela e valorizzazione dell’ambiente e prevenzione delle calamità.
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) per la parte inerente la difesa del territorio persegue gli obiettivi di cui all’art. 56 della LR 12/2005 e s.m.i., determina gli indirizzi generali di assetto del territorio e, in particolare, indica le linee d’intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica e in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque, la tutela degli aspetti ambientali attraverso la pianificazione e programmazione degli interventi.
Il (PTCP) concorre alla definizione del quadro conoscitivo del territorio regionale, ne definisce l'assetto idrogeologico, in coerenza con le direttive regionali e dell'Autorità di Bacino, censisce ed identifica cartograficamente le aree soggette a tutela o classificate a rischio idrogeologico e sismico.
La Città Metropolitana di Milano valuta la compatibilità della componente geologica degli strumenti urbanistici comunali e delle loro varianti con i contenuti idrogeologici dei PTCP ;
- acquisisce il parere regionale sulle proposte di modifica all'Elaborato 2 del PAI o alle aree a rischio idrogeologico molto elevato ;
- si esprime sui contenuti dello studio geologico degli strumenti urbanistici comunali escluso il punto precedente.
La componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio è rappresentata da uno studio redatto in conformità ai criteri formulati con d.g.r. n. 2616 del 2011 "Aggiornamento dei criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del PGT".
Questi provvedimenti sostituiscono le precedenti delibere n. 1566 del 2005 e n. 7374 del 2008.
Lo studio geologico è contenuto integralmente nel Documento di Piano, è una componente del quadro conoscitivo del territorio comunale e costituisce base per le scelte pianificatorie (art. 8, comma 1, lettera c, della l.r. n. 12 del 2005, Legge per il governo del territorio) le fasi di sintesi e valutazione e di proposta (Carte di sintesi, dei vincoli, di fattibilità e Norma geologiche di Piano) costituiscono parte integrante anche del Piano delle Regole nel quale sono individuate le aree a pericolosità e vulnerabilità geologica, idrogeologica e sismica, nonché le norme e le prescrizioni a cui le medesime sono assoggettate (art. 10, comma 1, lettera d, della l.r.12 del 2005)
Per quanto riguarda l' Analisi Sismica si evidenzia che in data 10 ottobre 2014 è entrata in vigore la DGR n.X/2489 della Regione Lombardia, che dispone, nelle more dell'entrata in vigore della nuova classificazione sismica prevista dalla DGR 21 luglio 2014 n.2129 ”Aggiornamento delle zone sismiche in Regione Lombardia”, che nei Comuni che saranno riclassificati dalla Zona 4 alla Zona 3 e dalla Zona 3 alla Zona 2, tutti i progetti delle strutture riguardanti nuove costruzioni sia pubbliche che private, siano redatti in linea con le norme tecniche vigenti, rispettivamente nelle Zone 3 e 2.
Per contattarci
mail: f.pastonesi@cittametropolitana.mi.it
Data creazione: 05 June 2017