Vivian Lamarque. Quattro giorni con Vivian

Thu Sep 22 09:04:53 CEST 2016 - di Silvio Soldini

“Quattro giorni con Vivian” è un film-passeggiata di Silvio Soldini, girato nell’inverno 2007/2008 tra i luoghi milanesi cari alla poetessa Vivian Lamarque.

38 min. , 2008

Scheda catalografica

 

Vivian Lamarque (Tesero, TN) vive a Milano dove ha insegnato molti anni agli stranieri e in licei privati. Ha pubblicato vari libri di poesie. Nel 2002 la sua opera poetica è stata integralmente raccolta nell’Oscar Mondadori Poesie 1972-2002. Nel 2004  ha pubblicato Poesie di ghiaccio (Einaudi Ragazzi), nel 2007 Poesie per un gatto (Mondadori). E’ spesso invitata a reading nazionali e internazionali. Tra i vari riconoscimenti il Premio Viareggio Opera Prima (1981), il Premio Montale (1993) e l’Elsa Morante (2005).
E’ anche autrice di fiabe tradotte in varie lingue (Premio Rodari  1997, Premio Andersen 2000, Premio Libro per l’Ambiente 2002). Ultimi usciti  “Mettete subito in disordine!” (Einaudi Ragazzi), e le opere per la collana musicale Fabbri (testi su Mozart, Stravinskij, Ciaikovskij, Prokofiev, Schumann ecc. ). Ha tradotto Valéry, Baudelaire, La Fontaine, Grimm, Wilde. Scrive su varie riviste e sul “Corriere della Sera”.

L'autore
Silvio Soldini
 (Milano, 1958) a 21 anni abbandona la facoltà di Scienze Politiche per frequentare un corso di cinema a New York. Dopo aver realizzato alcuni cortometraggi torna a Milano nel 1983 e gira il suo primo mediometraggio in 16mm, Paesaggio con figure, che ottiene riconoscimenti in vari Festival nazionali e internazionali. Nel 1984 costituisce con i suoi più stretti collaboratori la società di produzione Monogatari e l'anno successivo, con Voci celate, inizia la sua attività anche in campo documentaristico. Lo stesso anno realizza anche Giulia in ottobre, intenso ritratto femminile che ottiene il primo premio a Belluria. Nel 1989, gira il suo primo lungometraggio per le sale cinematografiche, L'aria serena dell'ovest, che registra un significativo successo di pubblico. Il film, presentato in concorso al Festival di Locarno, vince la Grolla d'Oro per la sceneggiatura a Saint-Vincent, il Grand-Prix del Festival di Annecy, il premio Migliore attrice a Patrizia Piccinini a La Boule ed è invitato a numerosi festival internazionali (Montreal, Rotterdam, "New Directors" al Moma di New York). Nel 1993 il successo si ripete con Un'anima divisa in due, presentato in concorso al Festival di Venezia dove Fabrizio Bentivoglio vince la Coppa Volpi per il migliore attore protagonista. Nel 1997 realizza Le acrobate, selezionato in concorso al Festival di Locarno e al San Francisco International Film Festival, e premiato ai Rencontres Internationales de Cinema di Parigi e a Saint-Vincent con la Grolla d'Oro all'attrice Valeria Golino. Nel 2000 realizza Pane e tulipani, venduto in tutto il mondo, che gli frutta nuovamente il consenso di pubblico e critica. Il film vince 9 David di Donatello e 5 Nastri d'Argento.
Nel 2001 sceglie il registro drammatico con il film Brucio nel vento, tratto da un racconto di Agota kristoff. Poi, di nuovo commedia, con Agata e la tempesta (2003). Dopo quattro anni di silenzio, nel 2007 torna al genere drammatico con Giorni e nuvole (2007), interpretato da Antonio Albanese e Margherita Buy, film in programma alla seconda edizione della Festa di Roma.



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