Maurizio Cucchi. Un po' nell'ombra un po' nella memoria

Mon Sep 26 10:43:46 CEST 2016 - di Massimo Cecconi, Giovanni Bonoldi

A colloquio con il poeta milanese Maurizio Cucchi. Nella sua casa e nel cuore della sua città. Perfino sui tetti del Duomo.  A Milano Cucchi è nato nel 1945 e ha vissuto svolgendo attività letteraria. Critico attento e puntuale, ha segnalato gli esiti della poesia contemporanea, diventandone un riconosciuto punto di riferimento. Traduttore e pubblicista, ha curato antologie di poesia e collabora con diversi quotidiani. All'Oscar Mondadori Poesie 1965-2000 sono seguite le raccolte di versi Vite pulviscolari (2009) e Malaspina (2013). In prosa ha pubblicato Il male è nelle cose (2005), La maschera ritratto (2011) e L'indifferenza dell'assassino (2012), romanzi.

31 min, 2015

Scheda catalografica

Maurizio Cucchi (Milano, 20 settembre 1945) è un poeta, critico letterario, traduttore e pubblicista italiano.
Cucchi vive nella città natale dove si è laureato all'Università Cattolica di Milano con una tesi su Nelo Risi e Andrea Zanzotto.
Tra le sue traduzioni vi sono opere di Stendhal, Lamartine, Flaubert, Villiers de Isle-Adam, Prévert, Mallarmé, Malherbe, Balzac e Jean Renoir. Ha anche curato opere di Edgar Allan Poe, C. S. Lewis, Georges Brassens, Federico García Lorca, Konstantinos Kavafis, Nazim Hikmet, Lucio Lami, Montale, Ungaretti, Teofilo Folengo, Federigo Tozzi, Mario Luzi, Laclos e presentato opere di Alessandro Manzoni, Yukio Mishima, Riccardo Bacchelli, Cesare Zavattini, Lorenzo de' Medici, Antonio Porta, William Riley Burnett, Edgar Lee Masters, Nelo Risi, Giampiero Neri, Giancarlo Majorino, Cristina Annino.
Ha pubblicato: Il disperso (1976; nuova ed. 1994), Le meraviglie dell'acqua (1980), Glenn (1982, Premio Viareggio), Il figurante (scelta di versi 1971-1985), Donna del gioco (1987), La luce del distacco (per il teatro, 1990), Poesia della fonte (1993, Premio Montale), L'ultimo viaggio di Glenn (1999), Per un secondo o un secolo (2003), Jeanne d'Arc e il suo doppio (2008), Vite pulviscolari (2009), Malaspina (2013, Premio Bagutta). Inoltre, sue poesie sono state inserite in diverse antologie. Ha curato il Dizionario della poesia italiana (1983 e 1990), tradotto un'antologia di Fiabe lombarde (1986) e, con Stefano Giovanardi, scelto i testi dell'antologia Poeti italiani del secondo Novecento (I Meridiani, 1998), oltre a collaborare alla collana e all'almanacco mondadoriano de "Lo specchio". Nel 2005, per Mondadori è uscito il suo primo romanzo, Il male è nelle cose, seguito nel 2007 dalla sua seconda opera narrativa, La traversata di Milano e nel 2011 da La maschera ritratto. L'ultimo romanzo, L'indifferenza dell'assassino (2012) è edito da Guanda.
La poesia di Cucchi, così come le ultime prove narrative, aderiscono sempre a una realtà delle cose, un principio di appartenenza concreto che si manifesta in un continuo gioco di visione dall'interno e dall'esterno, una presenza che oscilla tra primi piani e campi lunghi, come una macchina da presa che riesce a cogliere perfettamente il dettaglio e spostarsi successivamente in uno sguardo d'insieme, di stupore, di meraviglia.
Attraverso una lingua viva e diretta, Cucchi racconta senza appesantimenti né retorica un mondo tutto umano dove l'uomo stesso vive perennemente tra la dimensione del sogno e quella della concretezza, restituendoci in modo consapevole un sentimento di adesione alla vita, di "bianco" e "nero", e delle molteplici sfumature della percezione esistenziale.



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