Storia del Comune
Oggi parte integrante della metropoli - tra Milano e Bollate lungo la linea delle Ferrovie Nord - era stata già prima del Mille un centro rurale del contado della Martesana. Citata per la prima volta in un documento dell'877, risale al 1234 la comparsa nella storia scritta della famiglia, destinata a vicende illustri, dei da Novate. Nel 1385 condivise con la pieve di Bollate l'aggregazione al contado di Milano, e nel Quattrocento fornì al ducato, nella persona di Bertola da Novate, uno dei grandi tecnici della rete di canalizzazione che allora si stava scavando attraverso la pianura. Dal Quattrocento al Seicento parte del feudo di Desio, dal 1674 feudo a sé (con Roserio, oggi inglobata nel territorio comunale di Milano), con l'Unità d'Italia ha avviato la sua trasformazione in senso industriale, aprendosi quindi al terziario. Fra gli edifici storici di maggior rilievo vi è l'oratorio del "Gesiö", con due tele secentesche. Di Novate Milanese era nativo Giovanni Testori (1923- 1993), scrittore, drammaturgo, critico, pittore, una delle figure fondamentali del Novecento letterario lombardo.
Storia dello Stemma
L'origine dello stemma di questo Comune è assolutamente chiara: esso deriva dallo stemma dell'antica e illustre famiglia lombarda dei de Novate che, già nota fin dal XIII secolo, ha tratto nome e origine proprio da questa terra. Fra i numerosi, illustri componenti di questa antica famiglia, basterà ricordare solo l'architetto idraulico Bertola da Novate, progettista del Naviglio della Martesana nel XV secolo, e lo scultore Bernardino da Novate del XVI secolo, autore, fra l'altro, di alcune statue del sarcofago del duca Gian Galeazzo Visconti, nella Certosa di Pavia. Lo stemma di questa famiglia risulta miniato a pagina 247 dello Stemmario Trivulziano. Come curiosità di carattere araldico può essere interessante precisare che il termine "leopardito" è riservato alla figura del leone, quando è passante (ossia nell'atto di passare da un lato all'altro dello scudo) e con la testa di profilo. L'aggettivo "lampassato" è riservato invece ai quadrupedi che vengono raffigurati con la lingua di un colore diverso da quello del loro corpo.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 5,5 kmq per una popolazione legale di 19.877 abitanti (al 31.12.2021).
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Chiesa Parrocchiale dei SS. Gervasio e Protasio
All’interno dell’antico edificio ricostruito negli Anni Trenta del Novecento, sono collocate opere sei-settecentesche tra le quali la pala "Natività della Vergine" di Camillo Procaccini. L’altare del "Sacro Cuore" proviene dalla Chiesa milanese di San Vito al Pasqurolo. Molte le opere novecentesche anche di Padre Ambrogio Fumagalli.
Casa de Busti e Oratorio dei Santi Nazaro e Celso (Gesiò)
Casa de' Busti. L’edificio, situato al primo piano dell'antica canonica e nato come casa nobiliare, presumibilmente per volontà di Bernardino de’ Busti, tra la fine del primo o durante il secondo decennio del Cinquecento, fu convertito a sede del cappellano, per disposizione testamentaria del committente, dopo il 1530.
Oratorio dei Santi Nazaro e Celso. Comunemente denominato “il Gesiö”, è un antico oratorio cinquecentesco ad aula unica. Fu ricostruito per volere di Bernardino Busti, che nel 1529 lasciò tutti i suoi beni di Novate al Luogo Pio Elemosiniero della Misericordia di Milano; le sue spoglie sono oggi qui conservate. Di particolare pregio le due pale d'altare che in esso erano conservate e l'affresco con angeli musicanti posto sopra l'altare. Attualmente è al centro di un progetto di salvaguardia e ristrutturazione del complesso storico.
Territorio e parchi
Nel comune di Novate Milanese si trova il Parco Nord Milano