Storia del Comune
Nella pianura a nord-est di Milano, fra i territori comunali di Busto Garolfo e di Arluno, soltanto i resti di una torre testimoniano ancora dl castello di San Giorgio - che oggi sarebbe millenario - e dell'antica Domus Retius ("Casa delle Reti"). Il luogo figura variamente citato nei documenti medievali come "Casobrecio", "Caxoritio", "Cosorezo" o nomi simili, ma più remote risultano senz'altro le sue origini insediative, dato che nel 1920 si sono ritrovati qui urne, anfore, lacrimatoi e una moneta di età flavia. La parrocchiale di San Giorgio Martire ha ereditato il nome del castello e della sua chiesa interna, non la posizione: l'edificio attuale risale al 1913. Prima della conversione postbellica all'industria, una delle peculiarità del luogo era la villeggiatura della nobiltà milanese: lo ricordano la Villa Caccia Dominioni e le ville dei Gajo, una delle quali ora comunale. La Collezione Zucchi è una raccolta unica al mondo di antichi blocchi per stampa a mano su tessuto (1785-1935).
Storia dello Stemma
Il motivo per il quale il Comune di Casorezzo ha deciso di inserire nel suo stemma la figura di un castello è dovuto al fatto che gli storici locali fanno menzione dell'esistenza sul territorio di un grande castello dotato di quattro torri laterali e circondato da un fossato. Qualche breve osservazione di carattere araldico su questo stemma. Il castello dello stemma del Comune di Casorezzo è definito "aperto", a motivo del fatto che, a causa dell'apertura della sua porta, è possibile vedere lo smalto del campo che sta dietro al castello: ossia l'argento. Inoltre il castello viene definito anche "finestrato" in quanto le sue finestre sono di un colore diverso da quello del castello: di colore nero, anziché di colore rosso. Per quanto riguarda, poi, la figura araldica della "campagna", questa è considerata una "pezza onorevole" costituita dalla superficie della parte inferiore dello scudo delimitata da una linea orizzontale posta ad un terzo dell'altezza dello scudo, partendo dalla sua punta. Il termine "torricellato" indica, in araldica, un edificio o una fortificazione munita di piccole torri.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 6,6 kmq per una popolazione legale di 5.535 abitanti (al 31.12.2021).
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Chiesa di San Salvatore
Un piccolo viale tranquillo, in origine tratto da una strada campestre verso Busto Garolfo, inquadra la testimonianza più tangibile dell'antichità di Casorezzo. Nell'oratorio di San Salvatore rimangono importanti affreschi dell'XI secolo, fra età ottoniana e romanica. Altri affreschi sono cinquecenteschi.
Territorio e parchi
Nel comune di Casorezzo si trova il Parco Roccolo